Talete di Mileto



Talete affermò di essere grato agli dei per essere nato umano e non bestia, uomo e non donna, greco e non barbaro! (vedi Diogene Laerzio)

 

Era dunque antropocentrico, maschilista ed etnocentrico; però si rendeva conto di come fosse casuale e quindi imprevedibile l’appartenere a qualcuna delle numerose forme di vita che vengono scaraventate nel mondo (Heidegger diceva che siamo: in die Welt hinausgeworfen): può dunque capitare, e in effetti capita, di nascere pollo o anche scarafaggio, o batterio. 

 

“Ton sexe non plus, tu ne l'a pas choisi. La couleur de tes yeux. Ni ton siècle. Ni ton pays. Ni ta mère. Rien de ce qui compte. Les droit que peut avoir un homme ne concerne que des futilités pour lesquelles on n'y a aucune raison de se battre ou d'écrire de fameuses Déclarations !” (Kundera, La fête de l'insignifiance, p. 113).