Musica Classica
Si tratta di un repertorio sacralizzato (spesso suo malgrado) e decorporeizzato - vale a dire che si tratta di musica sulla quale è vietato ballare e che va dunque
ascoltata in completa immobilità. Il concerto di Musica Classica è dunque un rito di sacralità laica.
Occorre osservare che la sacralizzazione di un oggetto o di una pratica, non necessariamente è una vera forma di rispetto. Un evento artistico che miri a coinvolgere appassionatamente i suoi
fruitori, non merita di stare sull'altare. L'altare lo rende algido, distaccato e - soprattutto - lo rende meno permeabile al sociale. Un'opera d'arte che, messa sull'altare, dovrebbe mantenersi
valida in ogni luogo e in ogni circostanza, diventa asociale se non antisociale.