Un pensiero (anzi due) sui conservatori di musica
 

Una delle verifiche di quanto i conservatori siano fuori dal mondo della musica realmente contemporanea, quella che conta per le persone che vivono nel mondo reale, viene da una semplice osservazione: nella vita di tutti i giorni, ovunque siamo, ci raggiunge il suono delle chitarre elettriche. Appena entriamo in un conservatorio uno dei suoni che sicuramente non sentiamo è proprio quello delle chitarre elettriche.

È davvero curioso, se ci soffermiamo a riflettere un momento, che la maggioranza dei grandi compositori che fanno parte del Canone vissero in epoca in cui i conservatori o non esistevano o non costituivano la via di accesso principale alla professione di musicista. Dopo che nell'Ottocento i conservatori si affermarono come tali, ciononostante, molti dei musicisti che acquisirono e mantengono a tutt'oggi una posizione di rilievo nella storia musicale non li frequentarono. Tra questi anche Giuseppe Verdi, Richard Wagner, Leos Janacek, Igor Stravinsky, Arnold Schoenberg, George Gershwin. Sarà una coincidenza?