Aristofane, Kramer e Celentano 

   

Lisistrata è una commedia di Aristofane nella quale le donne inducono gli uomini alla pace negando loro l’amore fin quando fanno la guerra. Si tratta di un lavoro che più volte è stato rivisitato in epoca moderna.

 

Un trapezio per Lisistrata, infatti, è una commedia musicale del 1958 di Garinei e Giovannini. È la rivisitazione della commedia di Aristofane (nella quale il personaggio principale si chiama appunto Lisistrata) attualizzata inserendo elementi ironici su un problema assai importante all’epoca nella quale la commedia è stata proposta: siamo nel 1958 e la Guerra fredda tra le superpotenze tiene in sospeso il mondo intero. Gli ateniesi rappresentano in maniera non troppo velata gli americani, gli spartani i russi. Come ogni commedia greca che si rispetti ha uno dei suoi punti chiave nel coro che narra e cuce la vicenda cantando le musiche di Gorni Kramer, rese famose dall’interpretazione del Quartetto Cetra.

 

Il punto focale della commedia verte sulla scelta anacronistica e coraggiosa di tutte le donne, guidate da Lisistrata, di combattere la guerra con uno sciopero. L’iniziativa si diffonde rapidamente anche oltre i confini della Grecia. Si tratta di uno sciopero che deve convincere i maschi a non fare più la guerra. Le donne decidono di astenersi dai doveri coniugali finché non sia concordata una pace serena e duratura. La situazione coglie impreparati i mariti che via via nella vicenda si ritrovano impotenti e non riescono a trovare soluzione adeguata.

Lo spettacolo fu rappresentato al Teatro Sistina di Roma a partire dal settembre 1958. Facevano parte del cast nientemeno che Delia Scala, Nino Manfredi, Paolo Panelli, Mario Carotenuto, Ave Ninchi e il Quartetto Cetra.

Nel 1971 fu realizzata una riduzione televisiva della commedia, con il titolo Mai di sabato signora Lisistrata, per la regia di Vito Molinari. Anche in questo caso con un cast di eccezione: Gino Bramieri, Milva, Paolo Panelli, Bice Valori, Aldo Giuffré, Gabriella Farinon, i Ricchi e Poveri.

 

In una canzone di Celentano, che gli anziani come me la ricorderanno, le donne fanno uno sciopero simile quando i loro mariti, scioperando, smettono di lavorare. Fu presentata al Festival di Sanremo nel 1970: Chi non lavora, non fa l'amore