Dannati strimpellatori

 

Il dilettantismo gode della singolare distinzione di essere il fenomeno musicale più diffuso al mondo e – al tempo stesso – il meno studiato, compreso e apprezzato. Gianfrancesco Malipiero affermava che: “I dilettanti non dilettano nessuno!” Ma non è vero. Si divertono loro in primo luogo! E poi questi maldestri dilettanti, spesso elargiscono piacere anche ad altre persone. Si trattasse pur solo della loro mamma, non sarebbe risultato da disprezzare. In realtà quando tra amici qualcuno si siede al pianoforte, o imbraccia una chitarra e contribuisce all'allegria della riunione, ci dà qualcosa che un concertista non potrebbe offrire. Non occorrono diplomi. La musica è per tutti. Non importa se il dilettante suona maluccio – specie se giudicato con l’altezzosità del professionismo perfezionistico. L’importante è che ce la metta tutta.

 

Una volta si faceva musica alla buona, in famiglia e nella comunità. Ma col nascere del concetto di “musica classica” e del musicista-sacerdote che officia quel rito di sacralità laica che chiamiamo “concerto” – a quel punto la gente comune, i dilettanti subirono una vera e propria espropriazione, e abbandonarono il cosiddetto repertorio “classico” (che così guadagnò un sovrappiù di non necessaria pretenziosità). Ma, per fortuna, i dilettanti si sono riversati con entusiasmo nella popular music - quasi sempre da autodidatti. Anche perché, tragicamente, la maggior parte degli insegnanti non si interessa ai dilettanti - spera invece sempre di scoprire il futuro concertista "serio". Del resto, raramente chi ha un diploma strumentale conosce i generi che costituiscono il suono in cui viviamo; non hanno avuto alcun ruolo nel suo sviluppo professionale, e non lo hanno quindi nell’addestramento dei suoi allievi. Con l'insegnante di conservatorio chi non abbia ambizioni professionali acquisisce solo un complesso di inferiorità.

 

Diciamo le cose come stanno: un professionista che non suona meravigliosamente, se consideriamo la pretenziosità con cui si presenta al pubblico, è davvero insopportabile. Un dilettante invece, che inciampa, stona, e però procede, scontrandosi con i tanti ostacoli che affronta, ci rende partecipi di una appassionante avventura.